Nella scuola si parla di tante soluzioni per i registri elettronici. Ci sono anche quelle libere tra cui scegliere, che per la scuola è sicuramente da prendere in considerazione, viste le disposizioni del CAD e più precisamente all’articolo 68 che recita:
1. Le pubbliche amministrazioni acquisiscono programmi informatici o parti di essi nel rispetto dei principi di economicità e di efficienza, tutela degli investimenti, riuso e neutralità tecnologica, a seguito di una valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico tra le seguenti soluzioni disponibili sul mercato:
- software sviluppato per conto della pubblica amministrazione;
- riutilizzo di software o parti di esso sviluppati per conto della pubblica amministrazione;
- software libero o a codice sorgente aperto;
- software fruibile in modalità cloud computing;
- software di tipo proprietario mediante ricorso a licenza d’uso;
- software combinazione delle precedenti soluzioni.
1-bis. A tal fine, le pubbliche amministrazioni prima di procedere all’acquisto, secondo le procedure di cui al codice di cui al D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163, effettuano una valutazione comparativa delle diverse soluzioni disponibili sulla base dei seguenti criteri:
- costo complessivo del programma o soluzione quale costo di acquisto, di implementazione, di mantenimento e supporto;
- livello di utilizzo di formati di dati e di interfacce di tipo aperto nonché di standard in grado di assicurare l’interoperabilità e la cooperazione applicativa tra i diversi sistemi informatici della pubblica amministrazione;
- garanzie del fornitore in materia di livelli di sicurezza, conformità alla normativa in materia di protezione dei dati personali, livelli di servizio tenuto conto della tipologia di software acquisito.
1-ter. Ove dalla valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico, secondo i criteri di cui al comma 1-bis, risulti motivatamente l’impossibilità di accedere a soluzioni già disponibili all’interno della pubblica amministrazione, o a software liberi o a codici sorgente aperto, adeguati alle esigenze da soddisfare, è consentita l’acquisizione di programmi informatici di tipo proprietario mediante ricorso a licenza d’uso. La valutazione di cui al presente comma è effettuata secondo le modalità e i criteri definiti dall’Agenzia per l’Italia digitale, che, a richiesta di soggetti interessati, esprime altresì parere circa il loro rispetto.
Ecco allora le possibilità:
Lampschool
Nasce nell’ambito della rete DematVr di alcuni istituto di Verona. Necessita di un server con la classica configurazione LAMP (Linux, Apache, MySql, Php). La gestione è a carico della scuola che lo adotta.
In molti istituti scolastici è già attivo un contratto per uno spazio web dedicato al sito, è sufficiente quindi utilizzare uno dei database che vengono acquistati e che spesso rimangono inutilizzati.
Ecco cosa dice Massimo Cunico in una discussione della lista wii libera la lavagna rispetto alla “conduzione” registro:
– effettuare regolarmente backup dell’intero d-base
– effettuare regolari export in csv dei dati più importanti, ad esempio
quelli riguardanti le operazioni di scrutinio
– “congelare” in sola lettura il registro a fine anno scolastico attraverso
l’apposita funzione
– masterizzare uno o più dvd con tutti i backup e gli export del registro
effettuati nel corso dell’anno scolastico
– prevedere una “tabella firme” per i docenti, che entro una certa data
dichiareranno di aver “consegnato” il registro elettronico completo di
tutte le sue parti
– scansione della tabella firme, che andrà masterizzata insieme ai dati di
backup (in futuro è prevista l’implementazione di una funzione di firma
digitale per ogni singolo docente)
Scuola247
La soluzione curata da Andrea Adami si pone invece in modo differente: pur lasciando la possibilità a chi volesse di installare il programma su un proprio server (che necessita di Apache Tomcat, non così tanto diffuso come LAMP), sono molto interessanti le offerte di hosting che l’organizzazione offre.
È disponibile il codice sorgente su github, una piattaforma di condivisione del codice molto conosciuta in ambito di programmatori di software libero
Sogi
Ultimo arrivato trai i prodotti liberi è il prodotto realizzato dalla società Sogi. Altra soluzione: un’azienda che libera il codice del proprio prodotto. Un passo importante per un’azienda che lavora nel campo del software e che speriamo sia apprezzata dalle scelte delle scuole.
La proposta di Sogi è differente, come è evidenziato nella tabella riassuntiva presente nel loro sito. Il servizio di hosting viene offerto con funzionalità in più rispetto alla versione scaricabile lasciando comunque la possibilità di recuperare il codice sorgente per una installazione libera.
Conclusioni
Le proposte per una soluzione che rispetti le indicazioni della legislazione ci sono, prendiamo allora consapevolezza che nella pubblica amministrazione si possono fare bandi che chiedano prodotti aperti e liberi, come ha richiesto un preside nel bando per l’acquisto del registro elettronico nel suo istituto.